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Aggiornamento RSPP (60 ore) Sanità - Servizi sociali (Ateco 7) |
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PROGRAMMA DI DETTAGLIO
TRANCE 1
Il Programma è suddiviso in tre
moduli (D1, D1 e D3) di 4 ore ciascuno della durata complessiva di 12 ore in cui
vengono trattati i seguenti argomenti:
PROGRAMMA DETTAGLIATO MODULO D1
LEZIONE 1:
Rischio di infortunio in funzione del contesto e del processo lavorativo.
Modulo A. Rischio di infortunio e contesto lavorativo: concetti base
Modulo B. Esempi di Rischio di infortunio e contesto lavorativo in ambito sanitario
Modulo C. Rischio di infortunio e contesto lavorativo: approfondimenti
Modulo D. Rischio di infortunio e processo lavorativo
LEZIONE 2: Il
rischio sociale
Modulo A. Il rischio sociale
Modulo B. Le caratteristiche del lavoratore
Modulo C. Percezione e soggettività
LEZIONE 3: Il
Fenomeno infortunistico in ambito sanitario
Modulo A. Gli infortuni sul lavoro
Modulo B. Le malattie professionali
Modulo C. I costi e assicurazione degli infortuni sul lavoro
LEZIONE 4: Le Fonti
di diritto
Modulo A. La Gerarchia delle Fonti di diritto
PROGRAMMA DETTAGLIATO MODULO D2
LEZIONE 5:
Legislazione Europea in materia di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro
Modulo A. La Legislazione Europea: I principi
Modulo B. La Legislazione Europea: Le direttive
Modulo C. La Legislazione Europea: La filosofia comunitaria
Modulo D. La Legislazione Europea: La strategia in materia di sicurezza sul lavoro
LEZIONE 6: Le fonti
normative in materia di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro
Modulo A. La Legislazione italiana 1
Modulo B. La Legislazione italiana 2
Modulo C. Ulteriori fonti normative
LEZIONE 7: Il D.Lgs 81/08: Struttura Generale
Modulo A. La Struttura generale del D.Lgs 81/08
LEZIONE 8: Il D.Lgs 81/08: I principi Comuni
Modulo A. I Principi comuni D.Lgs 81/08
PROGRAMMA DETTAGLIATO MODULO D3
LEZIONE 9: I soggetti interessati
Modulo A. I Soggetti Interessati: definizioni
Modulo B. Gli organismi istituzionali
Lezione 10: Misure generali di tutela
Modulo A. Misure
generali di tutela
Lezione 11:
Obblighi del datore di lavoro dei
dirigenti e dei preposti
Modulo A. Obblighi
del datore di lavoro dei dirigenti e dei preposti
Lezione 12:
Obblighi dei lavoratori, del medico
competente e di altre figure interessate
Modulo A. Obblighi
dei lavoratori
Modulo B. Obblighi
del medico competente
Modulo C. Obblighi di altre figure individuate dal D.Lgs 81/08
TRANCE 2
Il Programma è suddiviso in tre
moduli (D4, D5 e D6) di 4 ore ciascuno della durata complessiva di 12 ore in cui
vengono trattati i seguenti argomenti:
PROGRAMMA DETTAGLIATO MODULO D4
Lezione 1: Individuazione e valutazione dei rischi: Concetti base
Termini e definizioni; Tipi di rischio: rischio percepibile, calcolato, reale; Il Grafico del rischio: probabilità, danno e magnitudo, la matrice del rischio
Lezione 2:
Metodologie di individuazione e analisi dei rischi 1
Modalità per l’identificazione dei
pericoli: Liste di
controllo (check-list), Revisione di Sicurezza (Safety Reviev), What If, Albero
degli Eventi (Event Tree Analysis "ETA"), L'albero dei guasti (Fault Tree
Analysis "FTA").
Lezione 3:
Metodologie di individuazione e analisi dei rischi 2
Modalità per l’identificazione dei
pericoli: Analisi di
Operatività o tecnica HAZOP (Hazard and Operability Analysis), HEA (Human Error
Analysis), Analisi Causa/Conseguenze , Analisi/Studi Statistici, Calcolo delle
Conseguenze, FMEA E FMECA.
Lezione
4:
Principi generali per la valutazione dei
rischi relative alle macchine
Concetti base: Norme Tecniche, Norme armonizzate, Norme ISO/EN/UNI, Norme ISO/EN/UNI; La norma UNI EN ISO 14121-1:2007 (12100:2010)
PROGRAMMA DETTAGLIATO MODULO D5
Lezione 5: Valutazione del rischio: concetti base
Concetti base: Prevenzione del rischio, Valutazione del
rischio, Scopo della valutazione dei rischi,
Fasi
della valutazione del rischio,
Ruoli e responsabilità dei datori di lavoro, Ruoli e
responsabilità dei lavoratori ; Suggerimenti per chi valuta i rischi;
Documentare la valutazione dei rischi.
Principi per la valutazione dei rischi; Un approccio graduale a fasi:
Individuare i pericoli e le persone a rischio,
Valutare e attribuire un ordine di priorità ai
rischi, Decidere l’azione preventiva,
Intervenire con azioni concrete, Controllo e riesame
Lezione 7: Errori Frequenti nella valutazione dei rischi
Valutazione a 5 fasi: errori
nelle 5 fasi,
Lezione 8: Un esempio di valutazione dei rischi in ambito socio sanitario: Lesioni da punture di ago
Valutazione dei rischi e lesioni da punture di ago;
Modalità per
l’esecuzione dei prelievi
PROGRAMMA DETTAGLIATO MODULO D6
Lezione 9: I rischi in ambito socio sanitario:
Concetti base
Concetti base; rischi biologici; rischi chimici; rischi da
radiazioni;
Rischio da Movimentazione manuale dei carichi; Rischio dall’uso di
videoterminali; mobbing; burn-out; stress; rischio elettrico; Il rischio
sociale; la percezione del rischio.
Lezione 10: Classificazione dei rischi in ambito socio sanitario
Rischi per la Sicurezza; Rischi per la Sicurezza dovuti a rischi di natura infortunistica; Rischi per la salute dovuti a rischi di natura igienico ambientali; Rischi per la sicurezza e la salute dovuti a rischi di tipo trasversale
Lezione 11: Criteri procedurali per la valutazione del rischio in ambito socio sanitario
Identificazione delle Sorgenti di Rischio; Individuazione dei Rischi di Esposizione; ‘STIMA’ dei Rischi di Esposizione; esempi di identificazione di rischio per la sicurezza e la salute;
Lezione 12: Il Documento di analisi e valutazione del rischio
Riferimenti normativi:
Oggetto della valutazione dei rischi, Modalità di effettuazione della
valutazione dei rischi; Profilo di rischio, Lavoratori a rischio; Procedure
in materia di tutela delle lavoratrici madri; Linee guida ISPESL per la
redazione del Documento di Sicurezza applicato alle strutture del S.S.N
TRANCE 3
Il Programma è suddiviso in tre
moduli (D7, D8 e D9) di 4 ore ciascuno della durata complessiva di 12 ore in cui
vengono trattati i seguenti argomenti:
PROGRAMMA DETTAGLIATO MODULO D7
Lezione 1: I Modelli
di Organizzazione e di Gestione
Il D.Lgs. 231/2001: La responsabilità amministrativa da reato;
descrizione dei principali articoli del D.Lgs 231/2001;
Modelli di organizzazione e di gestione
(D.Lgs. 81/08 Art. 30).
Lezione 2: Sistemi di Gestione della Sicurezza SGSL UNI INAIL
Sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro (SGSL): concetti base; Struttura delle Linee Guida UNI INAIL: Finalità, Sequenza ciclica di un SGSL, La politica per la sicurezza e salute sul lavoro, Pianificazione, Struttura e organizzazione del sistema, Rilevamento e analisi dei risultati e conseguente miglioramento del sistema.
Lezione 3: Sistemi di Gestione della Sicurezza OHSAS 18001
Cenni alla norma internazionale OHSAS 18001 (Occupational Health and Safety Assessment Series); Iter di certificazione del sistema di gestione della sicurezza; Cenni alla integrazione di sistemi
Lezione 4: Comparazione requisiti art. 30 81/08 e modelli organizzativi di riferimento
La Circolare del
Ministero del Lavoro del 11/07/2011; Indicazioni per l'adozione del sistema
disciplinare nel modello di organizzazione e gestione ex art.30 del D.Ls 81/08;
Tabella
di correlazione tra BS OHSAS 18001:2007, IS0 9001:2008 e ISO 14001:2004;
Tabella di correlazione tra i requisiti richiesti dall’art.30, D.Lgs. 81/2008,
con quelli delle linee guida UNI INAIL e delle BS OHSAS 18001:2007
PROGRAMMA DETTAGLIATO MODULO D8
Lezione 5. Rischio chimico: Definizioni e concetti base
Rischio
Chimico; Le persone esposte
al rischio chimico in ambito sanitario; Considerazioni Tossicologiche; Le
modalità di azione e gli effetti tossicologici; Vie di penetrazione
nell’organismo; I criteri di valutazione della tossicità di una sostanza.
Lezione 6. Rischio chimico: Classificazione ed etichettatura
La classificazione delle sostanze pericolose; etichettature; I nuovi
simboli in base al regolamento 1272/2008/CE.
Lezione 7. Rischio chimico: Riferimenti normativi
Definizioni;
Valutazione dei rischi; Misure e principi generali per la prevenzione dei
rischi;
Misure specifiche di protezione e di prevenzione;
Disposizioni in caso di incidenti o di emergenze; Sorveglianza sanitaria;
Cartelle sanitarie e di rischio
Lezione 8: Misure di prevenzione e controllo dei rischi chimici
I dispositivi di protezione individuale; alcune regole di buon comportamento; Misure di Prevenzione Inail sul rischio chimico
PROGRAMMA DETTAGLIATO MODULO D9
Lezione 9. Rischio Biologico: Definizioni e concetti base
Definizioni:
agente biologico, microrganismo, microrganismo geneticamente modificato, coltura
cellulare, pericolo, rischio;
Modalità di trasmissione del rischio
biologico; Cenni sull’uso della
segnaletica;
Lezione 10. Rischio Biologico: Riferimenti normativi
Comunicazioni
;
Autorizzazioni;
classificazione degli agenti biologici; attività lavorative che possono
comportare rischi biologici; settori lavorativi interessati al rischio
biologico; Valutazione dei rischi biologici;
Misure tecniche, organizzative,
procedurali; Misure igieniche; Misure specifiche per strutture sanitarie; Misure
specifiche per i laboratori; Misure di emergenza; Informazioni e formazione .
Lezione 11. Rischio Biologico: Le misure di contenimento
Il concetto
di contenimento; livello di contenimento fisico primario e secondario; le misure
di contenimento; Norme di
biosicurezza per laboratori che trattano campioni di origine umana o animale;
Cappe di Sicurezza
biologica di Classe 1, 2 e 3;
corretto uso delle cappe; Barriere Secondarie: Misure strutturali e
gestione degli spazi;
Spazi per il personale
Lezione 12: Misure di prevenzione e controllo dei rischi biologici
Le precauzioni universali; Misure di
prevenzione e controllo: Igiene delle mani; Raccomandazioni per la prevenzione ed il controllo dei rischi biologici;
Esempi di procedure operative
TRANCE 4
Sintesi dei contenuti:
Il Programma è suddiviso in tre
moduli (D10, D11 e D12) di 4 ore ciascuno della durata complessiva di 12 ore in
cui vengono trattati i seguenti argomenti:
PROGRAMMA DETTAGLIATO DEI MODULI
MODULO D10
Lezione 1: I
Rischi fisici
Concetti base: Agenti fisici,
Radiazioni ionizzanti e non ionizzanti, campi elettromagnetici,
Radiazioni ottiche artificiali “ROA”; Esempi di sorgenti;
I soggetti particolarmente sensibili al
rischio
Radiazioni ottiche artificiali;
Valutazione del rischio di un
agente fisico; Criteri per la
valutazione dei rischi per gli ultrasuoni, infrasuoni, microclima e atmosfere
iperbariche; Valutazione del rischio in caso di radiazioni ottiche
naturali.
Lezione 2: Rischio da radiazioni: Obblighi delle figure professionali
Obblighi dei datori di lavoro, dirigenti e preposti; Obblighi dell’esperto
qualificato; Obblighi del medico autorizzato/competente; Adempimenti nei
confronti dei lavoratori (D.Lgs. 230/95)
Lezione 3.
Organizzazione del posto di lavoro e Videoterminali
Aspetti normativi: Definizioni, Obblighi del datore di lavoro, Svolgimento quotidiano del lavoro, Sorveglianza sanitaria, Sanzioni a carico del datore di lavoro e del dirigente; Linee Guida sull'uso dei terminali (D.M 02/10/2000); Esercizi di rieducazione visiva.
Lezione 4:
Illuminazione e microclima
Flusso Luminoso (F);
Intensità Luminosa (I); Luminanza (L); Illuminamento (E);
Requisiti dell’illuminazione; Riflessioni da sorgenti naturali;
Illuminazione artificiale: Requisiti prestazionali;
illuminazione di emergenza;
illuminazione di sicurezza; illuminazione di sicurezza per l'esodo;
Livello di illuminamento delle vie
d’esodo.
Il microclima;
Microclima in ambienti moderati; Microclima in ambienti caldi; Indici
microclimatici.
MODULO D11
Lezione 5: Rischi
cancerogeni e mutageni
Termini e Concetti base; Classificazione degli agenti cancerogeni e mutageni: Classificazione CE, classificazione IARC; Sostanze cancerogene e/o mutagene secondo il DLgs. 81/08; Frasi di rischio; Riferimenti normativi; elenco degli agenti cancerogeni suddivisi per comparto lavorativo; Misure di Prevenzione per i lavoratori esposti a chemioterapici antiblastici in ambiente sanitario
Lezione 6. Cenni di
anatomia e rischi da movimentazione manuale dei carichi
Cenni di anatomia;
Le
lesioni causate dalla movimentazione manuale
Lezione 7.
Movimentazione manuale dei carichi: normativa e linee guida
D.Lgs 81/08 Titolo VI: Movimentazione manuale
dei carichi; Obblighi del Datore di Lavoro; Valutazione dei rischi;
Informazione, formazione e addestramento; Buone prassi e linee guida;
Gli effetti
fisici della movimentazione manuale dei carichi; Nozioni su equilibrio e
stabilità, Nozioni sui movimenti “essenziali”
Lezione 8: Rischi derivanti da fattori organizzativi e Gestionali
Rischi trasversali; il lavoro notturno; la Direttiva comunitaria 93/104/CE; il D.Lgs. 532/99 “Disposizioni in materia di lavoro notturno” che ha recepito la Direttiva comunitaria 93/104/CE; la Circolare n. 8 del 3 marzo 2005 del Ministero del Lavoro; La costrizione lavorativa; La circolare Inail 71/2003 sulla costrittività organizzativa; stress da lavoro correlato e D.Lgs. 81/08; l’accordo interconfederale 9/06/2008; Linee guida Inail e Indirizzi della Regione Lombardia sullo stress correlato.
MODULO D12
Lezione
9. Rischio da radiazioni : Definizioni e concetti base
Definizioni e concetti base: radiazioni
elettromagnetiche, ionizzazione, radiazioni ionizzanti e non ionizzanti,
sorgenti radioattive; la normativa di riferimento; Effetti biologici delle
radiazioni
Lezione 10: I campi elettromagnetici impiegati per terapia fisica
(Identificazione delle sorgenti di rischio e descrizione delle attività connesse al loro utilizzo; Individuazione dei soggetti esposti: Rischi per gli utenti; Rischi per i lavoratori; Rischi per la popolazione; Formazione dei lavoratori addetti; Valutazione dei livelli di esposizione; Misure ambientali; Misure di emissione; Misure di compatibilità elettromagnetica; Verifiche strumentali sulle prestazioni di funzionamento delle apparecchiature; Uso dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI))
Lezione 11: Le sorgenti artificiali di radiazione ultravioletta.
(Identificazione delle sorgenti di rischio e descrizione delle attività connesse al loro utilizzo; Individuazione dei soggetti esposti: Rischi per gli utenti; Rischi per i lavoratori; Rischi per la popolazione; Formazione dei lavoratori addetti; Valutazione dei livelli di esposizione; Misure ambientali; Misure di emissione; Misure di compatibilità elettromagnetica; Verifiche strumentali sulle prestazioni di funzionamento delle apparecchiature; Uso dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI))
Lezione 12: La prevenzione dei rischi da esposizione a laser
(Identificazione
delle sorgenti di rischio e descrizione delle attività connesse al loro
utilizzo; Individuazione dei soggetti esposti:Formazione dei lavoratori addetti;
Valutazione dei livelli di esposizione; Verifiche strumentali; Uso dei
Dispositivi di Protezione Individuale)
TRANCE 5
Il Programma è suddiviso in tre
moduli (D13, D14 e D15) di 4 ore ciascuno della durata complessiva di 12 ore in
cui vengono trattati i seguenti argomenti:
PROGRAMMA DETTAGLIATO MODULO D13
Lezione 1: Il rischio elettrico
La corrente elettrica;
Elettrocuzione (scossa elettrica); La corrente elettrica ed il corpo
umano:
Tetanizzazione, Arresto della respirazione, Fibrillazione ventricolare, Ustioni;
Il rischio elettrico;
Contatto diretto;
Contatto indiretto; Arco elettrico.
Lezione 2: Prevenzione e gestione delle emergenze
Incendi di origine elettrica;
Le sovracorrenti negli impianti; Dispersioni e correnti di guasto a
terra; Cattivi contatti; Guasti nelle apparecchiature;
Protezione contro i contatti diretti: Protezioni Totali, Protezioni
Parziali, Interruttore differenziale;
Protezioni contro
i contatti indiretti:
Protezioni con e senza interruzione automatica del circuito,
I locali o gli ambienti isolanti; misure protettive;
Comportamenti in caso di emergenza; Alcune semplici misure preventive; I
Consigli IMQ per la sicurezza.
Lezione 3: Il rischio elettrico e D.Lgs 81/08
Il rischio elettrico: riferimenti normativi: Obblighi del datore di lavoro, valutazione dei rischi elettici, Requisiti di sicurezza, Lavori sotto tensione, Lavori in prossimità di parti attive, Valori delle tensioni nominali di esercizio delle macchine ed impianti elettrici, Protezioni dai fulmini, Protezione di edifici, impianti strutture ed attrezzature, Verifiche e controlli; La normativa tecnica sugli impianti elettrici; Il DM 37/08: classificazione degli impianti, imprese abilitate, progettazione realizzazione e installazione degli impianti elettrici, Dichiarazione di conformità, istruzione dell'impianto elettrico.
Lezione 4: La normativa sugli impianti elettrici
La normativa sugli impianti di terra: la norma CEI 64-8; funzioni dell'impianto di messa a terra; la famiglia delle norme CEI
PROGRAMMA DETTAGLIATO MODULO D14
Lezione 5: Il rischio meccanico
Il rischio meccanico;
Pericoli di natura meccanica; macchine e rischi associati:
Meccanici, Elettrici e da radiazioni, Termici, da rumore, da vibrazioni, Da
prodotti e materiali in lavorazione,
dall’inosservanza
dei principi ergonomici, altri pericoli legati alle macchine; Attrezzature e
D.Lgs. 81/08: requisiti di sicurezza, obblighi del datore di lavoro,
obblighi dei noleggiatori e dei concedenti in uso,
informazione e formazione.
Lezione 6: La sicurezza delle macchine
La nuova Direttiva Macchine (2006/42/CE): definizioni,
Campo di applicazione, Contenuti della direttiva,
Obblighi del costruttore,
Marcature CE;
Norme generali di protezioni delle Macchine: protezioni,
dispositivi di comando;
Comportamenti dell’operatore alle macchine: esempi e casi pratici.
Lezione 7: Cadute dall’alto
Lavori con rischio di caduta dall'alto;
Analisi del rischio di caduta dall’alto;
Tipologie di rischi;
Riduzione dei rischi;
Metodologia di individuazione,
eliminazione e riduzione dei rischi professionali specifici; Classificazione dei
dispositivi di protezione individuali anticaduta; Termini e definizione dei
sistemi di protezione anticaduta;
Cadute dall’alto e D.Lgs 81/08:
Obblighi del datore di lavoro nell'uso di attrezzature per lavori in
quota, Sistemi di protezione contro le cadute dall'alto,
Norme
tecniche europee
Lezione 8:
Sistemi di arresto caduta
Sistema di arresto caduta con dispositivo anticaduta di
tipo guidato comprendente una linea di ancoraggio rigida; Sistema di arresto
caduta con dispositivo anticaduta di tipo guidato comprendente una linea di
ancoraggio flessibile; Sistema di arresto caduta di tipo retrattile vincolato ad
un punto di ancoraggio fisso; Sistema di arresto caduta costituito da una
imbracatura per il corpo, un assorbitore di energia ed un cordino vincolato ad
un punto di ancoraggio fisso; requisiti generali dei sistemi di arresto caduta;
tipologie di caduta: Caduta libera, Caduta libera limitata, Caduta contenuta,
Caduta totalmente prevenuta;
Priorità dei livelli di protezione; Generalità per la scelta dei sistemi di
arresto caduta anticaduta; uso dei sistemi anticaduta
PROGRAMMA DETTAGLIATO MODULO D15
Lezione 9: Gli incendi
Principi della combustione; il triangolo del fuoco;
combustibile; comburrente; calore; campi di infiammabilità;
Reazione al fuoco dei combustibili; esempi di
combustibili che determinano diverse categorie di incendi;
Fasi
dell'incendio; Effetti dell'incendio; I
Prodotti della combustione: gas di combustione, fiamme, fumo, calore;
Le
principali cause di un incendio: Cause di origine elettrica, cause derivate
dalla negligenza dei lavoratori, cause di origine termica di macchine ed
impianti, anomalie di funzionamento di macchine ed impianti, azioni dolose;
statistiche settoriali;
Le sorgenti di Innesco.
Lezione 10: Prevenzione degli incendi
Quatrilatero del fuoco; le sostanze estinguenti:
acqua, schiuma,
polveri, gas inerti, idrocarburi alogenati (HALON), agenti estinguenti
alternativi all’halon; Procedure
operative da adottare in caso di emergenza; il Piano di emergenza;
Procedure da attuare in caso di incendio;
Procedure per l’esodo. Il Rischio da esplosioni; Direttive Atex: 94/9/CE
e 99/92/CE; Protezione da atmosfere esplosive e D.Lgs 81/08
Lezione 11: Il D.M 10 marzo 1998
Il DM 10 Marzo
1998: struttura e articoli principali; Linee guida per la valutazione dei
rischi di incendio nei luoghi di
lavoro: valutazione dei rischi, identificazione dei pericoli di incendio,
identificazione dei lavoratori e di altre persone esposte ai rischi di
incendio, eliminazione o riduzione dei rischi di incendio,
classificazione del livello di rischio di incendio, adeguatezza delle
misure di sicurezza.
Lezione 12: I Dispositivi di Protezione Individuali (DPI)
DPI e D.Lgs 81/08; Tipologie di DPI:
Protezione delle vie respiratorie,
Protezione degli arti superiori,
Protezione degli occhi, Protezione dell'udito,
Protezione del capo, Protezione degli arti inferiori, Protezione da cadute
dall'alto, Protezione del corpo e della pelle.